La Saga di Darkover

Guida alla "Saga di Darkover" © 1997 TEA

La «Saga di Darkover» non nasce come un ciclo o una serie, ma lo diventa solo in seguito, quasi contro la volontà dell'autrice e solo perché - come ha affermato lei stessa - alla fine le è stato impossibile non accogliere le richieste della maggioranza dei lettori. Secondo Marion Zimmer Bradley, ogni romanzo di Darkover deve essere «compiuto in se stesso, senza che il lettore sia costretto a fare riferimento a libri precedenti o, peggio ancora, ad aspettare la pubblicazione del sucessivo per sapere come va a finire la storia».

A questa prima regola se n'è aggiunta una seconda, che ha causato in più d'una occasione qualche imbarazzo all'autrice e non poche perplessità ai lettori: «Ogniqualvolta la coerenza tra un libro e l'altro minacciasse l'unità artistica del romanzo in corso di stesura, non esiterò a sacrificare la coerenza a favore dell'unità artistica». Gli sviluppi che di volta in volta prenderanno forma non saranno dunque mai giustificati dal criterio della coerenza generale. Al contrario di tante altre serie classiche e famose della fantasy, la Saga di Darkover segue un suo percorso originale che inizia dalla fine e procede a ritroso. E sono proprio le sue celebri incoerenze, le sue talora evidenti contraddizioni, a testimoniare l'intenzione dell'autrice di non voler scrivere una serie ma di essersela trovata tra le mani, come se si fosse sviluppata indipendentemente dalla sua volontà. La genesi dei libri della saga - che conta ormai diciannove volumi - rispetta un suo criterio interno, una sua logica più facilmente comprensibile tenendo presente una duplice cronologia: quella determinata dall'ordine di pubblicazione dei romanzi e quella definita internamente dalla serie.

Ripercorriamo quindi la cronologia complessiva della Saga di Darkover così com'è stata indicata dall'autrice.

L'idea di base per il pianeta del sole rosso è contenuta in un lunghissimo romanzo, ancora inedito, dal titolo The King and the Sword, che la Zimmer Bradley cominciò a scrivere all'età di quindici anni e dal quale attinse in seguito per molti altri suoi libri.

In quest'epoca, il cui ricordo si perde nella leggenda, Darkover è parzialmente abitato dalla razza non-umana dei Chieri («elfi di Darkover»). Chiusi a nord dall'immenso ghiacciaio chiamato Muro Attorno al Mondo, a ovest dall'oceano (Mare di Dalereuth) e a sud dal deserto, i primi abitanti si stabiliscono nella zona dei Monti Kilghard, coperti di foreste, e nella fertile piana di Arilinn. Altri gruppi si insediano nelle Citta Aride e nelle regioni dei Monti Hellers, ricchi di minerali e coperti di neve per molti mesi l'anno.

L'insediamento
Durante i primi viaggi di colonizzazione spaziale, quando la Terra non è ancora il grande impero federale che diventerà in seguito, un'astronave terrestre diretta a una nuova colonia è costretta a un atterraggio di fortuna sul quarto pianeta della stella di Cottman. Cento anni dopo, quel pianeta illuminato da un grande e fioco sole rosso viene chiamato Darkover.

A causa della carenza di metalli pesanti, i coloni terrestri sviluppano una civilta in cui non vi e traccia della tecnologia del loro pianeta d'origine.

Le vicende del naufragio e dell'insediamento sono narrate nei libri:

Naufragio sulla Terra di Darkover (Darkover Landfall, 1972; Editrice Nord, Milano 1985) che, nonostante la sua pubblicazione segua di molto quella del romanzo in cui gia si prefigura la fine della storia, è cronologicamente il primo della saga. «Il nucleo originale della storia», ha dichiarato Marion Zimmer Bradley, «ruotava su un argomento che mi aveva sempre affascinata: che cosa trasforma un gruppo di scienziati e colonizzatori provenienti da una cultura tecnologicamente avanzata in una societa di stampo feudale e vagamente magico?»

I: Alba di Darkover (parte I), prima di una serie di antologie, seguita da I Cento Regni di Darkover, I Signori di Darkover e Darkover e l'Impero. Queste antologie, che in originale sono circa una dozzina, vedono la luce per iniziativa di un gruppo denominatosi «Gli Amici di Darkover», i quali, d'intesa con l'autrice stessa, raccolgono gli scritti di autori dilettanti e professionisti e pubblicano quelli ritenuti parte integrante della saga e rispondenti in tutto e per tutto alla sua visione del ciclo.

Le Età del Caos
Mille anni più tardi, la nuova società si è sviluppata secondo un modello feudale dominato dalle Grandi Famiglie.

Dimenticata la tecnologia terrestre, i darkovani coltivano ora la scienza delle «gemme matrici», talismani ricevuti in eredita dai chieri, in grado di rafforzare il vigore fisico e le capacità della mente (laram) nei pochi individui dotati di poteri magico­mentali, cioè i discendenti delle prime unioni tra umani ed elfi, ora denominati Comyn, casta dominante di Darkover e caratterizzati dalle chiome fulve e dagli occhi chiari.

Depositari di questa scienza sono i Sapienti delle Torri, i quali uniscono le loro menti e i loro poteri alla ricerca di magie sempre più raffinate, fino alla produzione delle micidiali armi­matrici utilizzate dalle varie famiglie Comyn nelle guerre di conquista che devastano l'intero pianeta.

Parlano di questo periodo:

La Signora delle Tempeste (Stormqueen!, 1978; TEA, Milano 1989), in cui si assiste alla massima espressione di potere da parte dei Comyn e dei Sapienti delle Torri, creatori di una sofisticata tecnologia grazie alle pietre matrici. Dice la Zimmer Bradley: «Nella Signora delle Tempeste volevo esplorare il dramma dell'uomo che, come il Candido di Voltaire, non ha altro desiderio che coltivare il suo orticello e viene invece trascinato suo malgrado nei grandi eventi del suo tempo».

La Donna del Falco (Hawkwistress!, 1982; TEA, Milano 1989), incentrato sul personaggio di Romilda, dotata di poteri telepatici che le consentono di comunicare con i falchi e con i cavalli e che si svolge all'epoca dello scontro tra gli Hastur Lyandri e Carolus per la successione al trono di Allart.

L'Alba di Darkover (parte II).

I Cento Regni
Si apre un'epoca di guerre sanguinose e lotte intestine, proseguimento delle Età del Caos. Le terre che in seguito diventeranno le Sette Nazioni sono sconvolte da continue lotte di confine tra una moltitudine di staterelli bellicosi, a cui viene appunto dato il nome di Cento Regni. La fine di quest'epoca è segnata dall'adozione del Patto promosso da un sapiente delle Torri, il Guardiano Varzy (o Varzil), detto il Saggio, con cui si vieta l'uso di tutte le armi in grado di colpire a distanza superiore alla lunghezza del braccio, in base al principio che chi vuole uccidere un nemico debba rischiare a sua volta la propria vita.

Questa è inoltre l'epoca di un ulteriore, fondamentale cambiamento: la comparsa nelle Torri, ormai decisamente ridimensionate nella loro importanza, delle prime donne Guardiane, un ruolo che fino ad allora era stato appannaggio esclusivo degli uomini e di cui si andrà perdendo traccia nei secoli che seguiranno.

La storia delle lotte che portarono all'adozione del Patto è narrata in:

Il Sapiente di Darkover (Two to Conquer 1980; TEA, Milano 1991), in cui spicca la figura di Varzy il Saggio, Guardiamo della Torre di Neskaya, che si proponeva di unificare, sotto il Patto, i regni di Darkover, ponendo fine allo stato di belligeranza. Su Varzy sono stati scritti molti altri racconti; ma a cimentarsi con questo affascinante personaggio è stata soprattutto Mercedes Lackey, la scrittrice designata dalla stessa Zimmer Bradley a raccogliere la sua eredità.

Gli Eredi di Hammerfell (The Heirs of Hammerfell, 1989; TEA, Milano 1992), che ricostruisce la leggenda dei due gemelli, Alester e Conn, separati da bambini ma destinati a riunirsi e a combattere per la riconquista del trono degli avi.

I Cento Regni di Darkover (Ed. Nord).

Durante le Età del Caos si erano formati due gruppi distinti di donne decise a non sottomettersi alle regole patriarcali della societa darkovana; sono le sacerdotesse di Avarra, che vivono nell'Isola del Silenzio dedicandosi alle arti mediche, e le Sorelle della Spada, guerriere e mercenarie. Questi due gruppi si uniscono verso il finire dei Cento Regni dando vita alle Rinunciatarie, o Libere Amazzoni, la cui esistenza viene sancita da uno statuto firmato e promulgato dallo stesso Varzy.

I libri che approfondiscono l'argomento appartengono alla successiva Era dei Comyn.

L'Era dei Comyn
Con l'adozione del Patto di Varzy ha inizio un periodo di pace, interrotto sporadicamente dai tentativi di espansione dei principi­mercanti delle Citta Aride, che riescono ad annettersi Carthon, ai piedi degli Hellers. In questo periodo spicca per la sua attività e la sua lungimiranza la corporazione delle Libere Amazzoni.

L'antico fulgore delle Torri è scomparso. La paura e il ricordo degli orrori generati dalle armi­matrici ha portato al progressivo abbandono della scienza e della tecnologia che le aveva rese grandi. Ora esse languono per la progressiva diminuzione di individui dotati di poteri magici ed èsepolto nel passato anche il tempo in cui erano gli uomini a ricoprire la carica di Guardiani, ormai appannaggio esclusivo delle donne a prezzo di incredibili sacrifici e di un addestramento durissimo. In questo periodo di parziale decadenza accade un fatto destinato a sconvolgere la societa darkovana.

L'impero Terrestre si è ormai esteso a tutta la galassia e, nel corso di uno dei tanti viaggi di ricognizione alla ricerca delle navi perdute ai primordi dell'espansione galattica, un'astronave terrestre «riscopre» Darkover.

L'evento avra un impatto molto forte sui darkovani che, superato lo sconcerto iniziale, accetteranno la loro incontestabile discendenza dai terrestri. Tra le due culture s'instaura così a poco a poco un rapporto di pacifica convivenza e di scambio, dagli esiti spesso curiosi e sorprendenti, che durera circa un secolo.

A questo periodo appartengono i libri:

La Riscoperta di Darkover (Rediscovery, 1993; Nord, Milano 1995), firmato in collaborazione con Mercedes Lackey. In esso si racconta come i terrestri hanno riscoperto Darkover e quali sono state le reazioni dei darkovani nell'apprendere di essere discendenti dei terrestri anziché originari del pianeta del sole rosso.

La Catena Spezzata (parte I, The Shattered Chain, 1976; Nord, Milano 1981); che racconta la vita delle Libere Amazzoni, l'incontro di un terrestre con la cultura darkovana e la lotta per stabilire il diritto di operare al di fuori delle Torri. La grande novità del libro consiste nell'essere tutto incentrato su protagoniste donne. La storia però non fu molto gradita dal pubblico delle femministe americane e la Zimmer Bradley, che accettò volentieri il confronto, preciserà di aver voluto semplicemente raccontare una storia di donne libere, capaci, competenti, che lottano esattamente come gli uomini.

La Spada Incantata (The Spell Sword, 1974; Nord, Milano 1987).

La Torre proibita (The Forbidden Tower, 1977; Nord, Milano 1980).

La Catena Spezzata (parti II e III, cit.).

I Regni di Darkover (Thendara House, 1983; TEA, Milano 1990), seguito dichiarato della Catena Spezzata e secondo libro della trilogia delle Libere Amazzoni. A esso segue immediamente: La Citta della Magia (City of Sorcery, 1984; TEA, Milano 1991), collocato in un'epoca in cui «i rapporti tra la Terra e Darkover erano quasi idilliaci».

Ritorno a Darkover (Star of Danger, 1965; TEA, Milano 1993). Concepito come un episodio «parallelo» alla saga di Darkover, vi compare per la prima volta un rappresentante della razza degli antichi abitanti del pianeta, leggendari antenati dei Comyn. Delusa dalla tiepida accoglienza ottenuta dal libro, la Zimmer Bradley penso di chiudere il ciclo di Darkover e per cinque anni non scrisse più.

Il Signore di Storn (The Winds of Darkover, 1970; TEA, Milano 1993), è il romanzo con cui la Bradley riprende la Saga di Darkover. Racconta l'autrice: «Nelle mie intenzioni la protagonista doveva essere una Libera Amazzone assoldata per combattere i banditi che infestavano le montagne di Darkover. Rimuginai per qualche tempo quell'idea, ma chissa perché non mi convinceva. Dovevano passare sei anni prima che fossi in grado di scrivere in modo convincente e maturo una storia sulle Libere Amazzoni».

I Signori di Darkover (antologia)

I Comyn e l'Impero Terrestre
I rapporti tra Darkover e l'Impero si incrinano a causa delle pressioni esercitate dalla Terra per trasformare a tutti gli effetti il pianeta in colonia terrestre; a queste tensioni si aggiungono le fortissime resistenze opposte dalla parte più conservatrice della nobiltà darkovana, la quale e a sua volta in contrasto con gli elementi più giovani della società, attratti dai vantaggi che la superiore tecnologia terrestre offre e ansiosi di viaggiare nella galassia verso altri mondi.

Dopo la ribellione di Sharra e il tentativo dell'Impero di distruggere dall'interno la società darkovana uccidendo il maggior numero possibile di appartenenti alla nobiltà, la responsabilità di governare il pianeta del sole rosso ricade sulle spalle di Regis Hastur, nipote di quell'Hastur che si era opposto ai terrestri: spetta dunque a lui il compito di raggiungere un compromesso che eviti la distruzione della cultura darkovana e garantisca, senza abbandonare le tradizioni su cui poggia la società, una lenta integrazione del pianeta nella Federazione Terrestre.

Tutto cio viene descritto nei libri:

L'Esiliato di Darkover (The Bloody Sun, 1979; TEA, Milano 1992), una riscrittura più matura e articolata del romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1964, che segna l'esordio ufficiale come scrittrice professionista della Zimmer Bradley.

L'Erede di Hastur (The Heritage of Hastur, 1975; Nord, Milano 1978).

Le Foreste di Darkover (The Planet Savers, 1962; TEA, Milano 1996), che narra della spedizione intrapresa da terrestri e darkovani nel territorio del Piccolo Popolo per sconfiggere una devastante epidemia che minaccia la popolazione dell'intero pianeta.

L'Esilio di Sharra (Sharra's Exile, 1981; Nord, Milano 1983), versione ampliata della Spada di Aldones. Scrive la Zimmer Bradley: «Dopo la decisione presa nel 1975 per L'Erede di Hastur di sacrificare la coerenza a favore di una trama e una scrittura più matura e ponderata, La Spada di Aldones mi apparve sempre meno soddisfacente. Per anni non avevo fatto che incontrare persone che mi chiedevano quando avrei riscritto quel libro, e per anni avevo continuato a rispondere che non avevo alcuna intenzione di farlo. Ma alla fine decisi che nella Spada di Aldones avevo sviluppato un'idea di base molto buona nella quale mancava forse una visione più adulta del carattere dei personaggi. Così ritenni giusto non riscrivere il libro, ma scriverne uno del tutto nuovo basato sugli avvenimenti che si collocavano nello stesso lasso di tempo di quelli narrati nella Spada di Aldones».

La Spada di Aldones (The Sword of Aldones, 1962; TEA, Milano 1994). Lo spunto centrale cui accenna l'autrice è lo scontro tra due culture diverse, tra l'Impero Terrestre e Darkover.

II Ribelle di Thendara (The World Wreckers, 1971; TEA, Milano 1994). Per esigenze di trama la Zimmer Bradley si trova ad affrontare un tema considerato tabù, e non solo nella fantasy: l'omosessualità. Il romanzo le procura la fama, del tutto involontaria, di simpatizzante della causa omosessuale. A parte questi fatti contingenti, nelle intenzioni dell'autrice II Ribelle di Thendara doveva essere «il libro che, riconciliando tra loro le due diverse culture darkovana e terrestre, le quali trovano finalmente un modus vivendi, chiudeva una volta per tutte con Darkover così da non poterlo più far risorgere».

La Sfida degli Alton (Exile's Song, 1995; Longanesi, Milano 1996), che, sino a questo momento, è l'ultimo romanzo dedicato da Marion Zimmer Bradley alla Saga di Darkover.
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